Adorabili amiche, recensione

Quattro amiche di lunga data Nelly (Jane Birkin), Gabrielle (Caroline Cellier) e Chantal (Catherine Jacob) decidono di accettare un invito che vedrà Philippe (Thierry Lhermitte), un vecchio amor perduto che le tre cinquantenni hanno in comune, convolare a nozze. Chantal che fa la promoter in un supermercato è satura del marito fedifrago, Nelly è una insegnante d’inglese dal carattere solare che vorrebbe dare uno scossone alla sua vita e Gabrielle, ricca e single, ha il terrore d’invecchiare ed ha sviluppato una sorta di dipendenza dal sesso con cui si stordisce e che almeno temporaneamente le fa dimenticare il tempo che passa. Tutte e tre condividono una lotta quotidiana con una solitudine che incombe e con un quotidiano con cui non si sentono in sintonia. A bordo di una vecchia Citroen attraverseranno la Borgogna in cerca di novità e soprattutto di certezze perdute.

Gradevole, colorata, malinconica e dal retrogusto amarognolo, sono questi gli elementi che contraddistinguono questa godibile commedia in rosa diretta dal francese Benoit Petre. In scena tre donne solo apparentemente diverse, c’è la tipologia del “vorrei, ma non posso“; del “potrei, ma non riesco” e del “voglio, posso, ma non mi basta“. Tre donne con poche certezze che si daranno ad una sorta di fuga on the road che culminerà in un catartico fronte comune, contro non tanto il genere maschile, ma uno stantio modo di concepirsi della donna e il suo approcciarsi all’età che avanza.

Petre prende spunto dal Thelma & Louise di Ridley Scott, nel film vi è una citazione esplicita nel finale, ma anche il titolo originale del film Thelma, Louise et Chantal esplicita l’intenzione del regista di riprendere in qualche modo le fila del discorso intrapreso da Scott, innalzando l’età media delle fascinose e bravissime protagoniste e aggiungendo un terzo carattere, in questo caso Nelly, che ingloba in sè elementi della personalità delle altre due amiche, fungendo da mediatore emotivo della loro aggressività e frustrazione.

Adorabili amiche gioca amabilmente con la sua fonte ispiratrice e ne alleggerisce oltremodo il tono, ma senza mai trasformarsi in una parodia, mantiene un fil-rouge malinconico che attraversa l’intera pellicola e non abbandona mai le tre protagoniste anche quando una risata o uno sfottò smorzano litigi e incomprensioni. Petre gira un film tutto dal punto di vista delle donne, con il genere maschile rappresentato in tutte le sue età e digressioni che ne esce con le ossa rotte, sia per come è nella realtà, sia per come lo idealizzano le tre amiche, sia per come esso stesso si percepisce e si propone al mondo esterno.

Nelle sale a partire dal 15 giugno 2012

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Note di produzione: l’attrice Jane Birkin ha recitato nel cult Blow-Up di Michelangelo Antonioni; la colonna sonora del film è di Keren Ann, mentre il brano Vous les Copains, Je ne vous oublierai jamais è interpretato da Vanessa Paradis.