3 Trilogie rovinate dall’ultimo film

Pare che a Hollywood non vada tanto di moda il sequel quanto la trilogia. Prima ci si accontentava di fare un sequel, magari di un film andato particolarmente bene, per valorizzarlo ancora di più. Ma ultimamente sembra essere sempre più insistente la necessità di fare tre film.

Famose trilogie sono quelle dell’originale “Guerre Stellari” o de “Il Signore degli Anelli”, considerate fra le migliori di sempre. Succede però che film ben fatti e belle idee, vengano rovinate proprio dall’ultimo capitolo che dovrebbe chiudere l’agognata trilogia. Il film N°3 finisce spesso e volentieri per offuscare la genialità o la bellezza del primo e, volendo, anche del secondo.

Vediamo quindi 3 famose trilogie rovinate proprio dall’ultimo film.

1) Matrix

Matrix, pellicola del 1999, è stato considerato uno dei più bei film di fantascienza di tutti i tempi. Tutti ci siamo decisamente appassionati a questo film nato dalle menti visionarie di Larry e Andy Wachowski, con Keanu Reeves/Neo, Laurence Fishburne/Morpheus, Carrie-Anne Moss/Trinity e Hugo Weaving/Agente Smith. Il film incassò 460 milioni di dollari e vinse un Oscar per gli effetti visivi. Quattro anni dopo arrivò “Matrix Reloaded”, sequel che ebbe un discreto successo con recensioni positive in tutto il mondo. Ma nel 2004 ci fu “Matrix Revolutions”, film deludente, considerato confusionario (come se già la trama non fosse abbastanza complicata) e senza alcun guizzo.

2) Spider-Man

Nemmeno uno degli eroi più amati di sempre sfugge alla maledizione della trilogia. Quando “Spider-Man” uscì nel 2002 c’era un po’ di scetticismo verso Sam Raimi e il protagonista Tobey Mguire, ma poi il film incassò oltre 800 milioni di dollari in tutto il mondo e fu considerato, al tempo, uno dei migliori film in assoluto sui super-eroi. Due anni più tardi uscì “Spider-Man 2”, che addirittura superò il suo predecessore ottenendo un incredibile entusiasmo di pubblico e critica. Ma nel 2007 l’entusiasmo si è smorzato di colpo e “Spider-Man 3” ha lasciato insoddisfazione in tutti, critici e fan, film con troppe storie parallele, montaggio traballante e un Peter Parker quasi “emo”.

3) X-Men

Si parla naturalmente della prima trilogia, quella partita nel 2000 con “X-Men”. Questo film fu un successo commerciale e di critica, la sua ottima accoglienza si estese anche al secondo capitolo, “X-Men 2”, che guadagnò più 400 milioni di dollari al box-office. Con questo cast eccezionale e Bryan Singer al timone, i risultati non potevano che migliorare. Invece quando Singer abbandonò il progetto e il terzo capitolo fu affidato a Brett Rather, la critica ritenne che “X-Men – Conflitto finale” fosse privo di qualsiasi profondità emotiva e dramma. Insomma neanche lontanamente paragonabile ai primi due.